martedì 4 aprile 2017

Tra moglie e marito metti la segretaria

Mi chiamo Jessica, faccio la segretaria. Il mio capo si chiama Thomas. In realtà, pur essendo simpatico, come uomo non mi attraeva granchè e poi era anche sposato. La situazione cambiò nel momento in cui i rapporti tra lui e la moglie Marika (la bionda tettona delle prime 8 foto) divennero tesi. Thomas, non sapendo con chi confidarsi decise di farlo con me. Diventai quasi la sua psicologa. Mi disse che la moglie non gliela dava più, era convinto che lei avesse un altro. Naturalmente cercai di distoglierlo da certe idee, gli spiegai:"Ma no, sei tu che ti fai i film, vedrai che poi le passerà". Ma lui insisteva sostenendo:"Si, figurati, è una parola! Gnocca com'è trova subito un uomo schioccando semplicemente le dita". In realtà percepivo le sue ansie e soprattutto il fatto che vedeva in me una persona amica, ma non solo. Sapevo di piacergli parecchio e che in quel momento lui era vulnerabile ma non per questo volevo dargliela. Ho i miei principi:"Troia volentieri, ma non con gli uomini sposati". Ma il caso è il peggior nemico o amico dell'uomo, si sà. Marika dirigeva un reparto nello stesso stabile dov'eravamo io e Thomas. Anche lei aveva un collaboratore, un segretario maschio. Curiosa di sapere cosa stesse combinando Marika in quel periodo, mi recai nei pressi di quell'ufficio e, spiando dal mitico buco della serratura scorsi la dirigente che baciava proprio Ron, il suo segretario. Naturalmente non si fermarono al bacio, quella gran troia si mise a sbocchinarlo spudoratamente con leccata di palle incorporata. Poi lei aprì le cosce e lui si mise a slinguazzarla con passione. La donna, appoggiata alla scrivania, lasciò poi che lui la trombasse perbene stando dietro di lei. L'adultero siparietto si concluse con una copiosa sborrata dell'aitante segretario in bocca alla bella Marika. Lo sperma schizzò anche sulle sue tettone. Ebbi un brivido di piacere e mi riscoprì particolarmente umida dopo aver visto quelle scene di sesso al punto che dovetti sgrillettarmi con foga la passera fino a venire. Tutto molto eccitante penserete voi, vero? Già, non fosse stato altro che per i discorsi che avevo udito mentre quei due si divertivano alle spalle del povero Thomas. Nella fattispecie lei ci godeva a dare del cornuto e dello sfigato al marito mentre fotteva con l'amante, in più aggiunse che una come me non gliel'avrebbe mai data. Bhè, a quel punto pensai che per una volta i miei principi potessero andare al diavolo. Marika mi era diventata di colpo antipatica e Thomas meritava un riscatto, se la moglie aveva deciso di comportarsi da mignotta stronza e cornificarlo in quel modo, sarei stata io a fargli vivere un momento di gloria, dopotutto è sempre il mio capo, quello che paga regolarmente lo stipendio... E così il giorno seguente andai da Thomas con un'aria molto più da puttana rispetto al solito e lo provocai esibendo le tettone. Thomas non credette ai propri occhi naturalmente e si fiondò a leccare i capezzoli. Divaricai amorevolmente le cosce sulla scrivania in modo che mi slinguazzasse perbene la patata dopodichè lo sbocchinai un pò stando a 4 zampe sulla scrivania. Il cazzo di Thomas divenne di marmo e cominciò scoparmi focosamente sul tavolo tenendomi una gamba sollevata. Non gli sembrava vero tutto ciò, Thomas percepì qualcosa di strano ed io spifferai il segreto di quella troia della moglie che fotteva col segretario. Lui andò su tutte le furie ma io seppi calmarlo. Lo rassicurai spiegandogli che aveva me e iniziai a cavalcare la sua asta. Trombare a candela fu un vero sballo e godemmo entrambi tantissimo. Lasciai anche che mi penetrasse nel culo. Del resto la troia mi piace farla bene, non a metà. Proseguì ad incularmi a pecorina alternandosi tra culo e vagina. Godette tanto che mi preannunciò un aumento di stipendio. Poi concluse la trombata nella fregna a missionaria. Mi sbrodolai tutta venendo intensamente. Lui fece appena in tempo a sfilare il cazzo dalla fica per schizzarmi copiosamente in faccia. Il liquido abbondante mi scorse anche sulle tettone. A quel punto scappai via nuda, avevo un'idea in mente. Lui mi urlò:"Fermati, dove diavolo vai senza vestiti?", ma io non lo ascoltai e puntai dritto all'ufficio di Marika. Fortunatamente stava da sola in quel momento. Le dissi che la sborra in faccia era del marito aggiungendo che lui aveva requisiti da stallone... Queste parole la mandarono su tutte le furie naturalmente. Lei che si era sempre sentita superiore al partner, che lo aveva cornificato per giunta, adesso veniva contraccambiata con la stessa moneta. Provai un'immensa soddisfazione nell'osservare la faccia, ormai divenuta verde dalla rabbia, di quella vipera arrogante. Non vi nascondo che per un attimo pensai di calmarla a modo mio, non sò se rendo l'idea, ma questa, cari miei, è un'altra storia...       

la moglie adultera...








Puttana la moglie, altrettanto la segretaria...















dulcis in fundo...

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